Storico francese. Compì gli studi presso la Scuola di Diritto della sua
città natale, dove conobbe A. Thiers, al quale fu unito da una lunga
amicizia. Laureatosi nel 1818, si dedicò agli studi storici pubblicando
il saggio
Situazione del governo e della legislazione in Francia all'epoca di
san Luigi, seguito da
Storia della Rivoluzione francese (1824), data
alle stampe quasi contemporaneamente all'opera omonima di Thiers. Il saggio, di
notevole interesse documentario, pur essendo chiaramente costruito secondo
un'impostazione politica moderata e fortemente antigiacobina, ha il merito di
raccontare gli avvenimenti con obiettività, suffragando le ipotesi con
l'aiuto di documenti e testimonianze. Lo stile, semplice ed elegante, ricorda la
prosa di Montesquieu. Per un decennio circa, dal 1820 al 1830,
M. svolse
un'intensa attività di giornalista politico, sostenendo tesi
moderatamente conservatrici: redattore del "Courrier français", fu poi
tra i fondatori del giornale "National", con Thiers e Carrel. Dopo la
rivoluzione del 1830, preferì trarsi in disparte, accettando l'incarico
di direttore degli archivi del ministero degli Esteri, impiego che favorì
le sue ricerche su svariati argomenti di storia francese ed europea. Fra i suoi
saggi, tutti di notevole valore, ricordiamo:
Antonio Perez e Filippo II
(1845);
Storia di Maria Stuarda (1851);
La rivalità fra
Francesco I e Carlo V (1875);
Carlo V. La sua abdicazione, il suo
soggiorno e la sua morte al monastero di Yuste (1854) (Aix-en-Provence 1796
- Parigi 1884).